Baietto Battiato Bianco | OGR – Officine Grandi Riparazioni
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OGR – Officine Grandi Riparazioni

Location: Torino, Italy
Typology: Recovery of Listed building, Change of use
International competition: – gennaio 2003
Preliminary Design: novembre 2003
Full Design: agosto 2004
Full detailed Design: – luglio 2005
Year: 2003-2005
Client: Comune di Torino
Size: 40.000 m2

 

Le Officine Grandi Riparazioni appartengono ad uno straordinario complesso industriale di inizio Novecento, importante testimonianza della storia industriale torinese.

Questo progetto, vincitore di gara internazionale, propone trame a scala diversa, dove gli elementi costitutivi dell’architettura sono anche elementi di un paesaggio complesso, posti fra loro in relazione nel processo di trasformazione. Lo svolgersi delle sequenze spaziali e l’articolazione dei volumi interni rivela la struttura essenziale dell’edificio. E’ la metafora del recinto che emerge con chiarezza, più forte della metafora tipologica funzionale.

Le attività seguono un’articolazione che privilegia la lettura unitaria delle singole navate. Le officine Calderai ospitano gli spazi espositivi della GAM, i depositi-magazzini, la didattica, i laboratori per la formazione, la sala conferenze e altri spazi accessori alle esposizioni GAM; le navate della manica sud ospitano le esposizioni temporanee della città di Torino, i magazzini e i depositi, l’Urban Center con l’Archivio di architettura contemporanea, le aree espositive, gli uffici, la caffetteria-ristorante, gli uffici gestione e amministrazione delle esposizioni, una sala incontri/proiezioni. Il transetto centrale ospita l’ingresso principale, il bookshop e la biglietteria delle due aree espositive. I materiali e i trattamenti superficiali sono comuni alle due navate: poche variazioni cromatiche, giocate nell’alternanza tra metallo e legno di Faggio a vista, vetro acidato e intonaco bianco. Alle vaste pavimentazioni delle aree espositive sono dedicati i materiali di maggior pregio, granito nero di Zimbawe al piano terra e legno di Rovere al primo piano. Il progetto prevede anche il restauro della trama muraria delle strutture, le carpenterie metalliche riconquistano i colori originali: rosso ossido per le colonne in ghisa, grigio antracite per le travature orizzontali, per le capriate e per le carpenterie di complemento strutturale.